31 gennaio - IL DONO DELLA VITA

Chi lo avrebbe mai pensato di essere così emozionati? Chi lo avrebbe mai pensato di volgere alla conclusione d’una permanenza di una manciata di giorni sulle rive del Mar dei Caraibi con un bimbo tra le braccia pronto per essere battezzato. Un padrino bianco, grande e soprattutto grosso, un perfetto sconosciuto che ti porta tra le sue braccia, con te sorride, con te gioisce… tu che sei alba e tramonto di ogni giornata qui nelle Antille, tu che sei sole che riscalda e acqua che disseta…

Eccomi qui, tra la bellezza del giardino caraibico creato con le forze delle giovani vite bonfa-haitiane di Vittorio, Diego e Giacomo sotto la scrupolosa guida di don Franco. Eccomi qui con Dieudonné tra le braccia per benedire questo angolo di terra haitiana offerto ai tanti bimbi che con lui cresceranno. La Madre del mare li assisterà sempre, ora che vigila su di loro dalle pietre tra i fiori di Ibiscus. Dieudonné non saprà mai di quell’ometto grassottello venuto da lontano che lo ha cullato e nutrito per diversi giorni ma sarà una risorsa fondamentale, sarà il futuro di questa umanità che tanto ha bisogno di metter fede, speranza e amore in quello che fa.

Lui riceve i segni battesimali, sorride e mette il suo pugnetto tra le gengive senza denti, lui che ad un mese e mezzo di vita già sorride senza pensieri a questo mondo sconosciuto, già rende grazie a me ed io non posso far altro che commuovermi nel pensare quanto ho ricevuto da un esserino di qualche chilo, denutrito che ha già lottato con tutte le sue forze per aggrapparsi alla vita! E ce la farà! Lui si che ce la farà: lui porterà avanti ogni progetto di bellezza da noi imbastito tra le aiuole semplici ma colorate di questo giardino, lui canterà la canzoncina del buongiorno nella sua divisa giallo e verde, lui s’innamorerà della sua gente e della terra che cambierà. Lui è la bellezza del futuro che noi abbiamo solo in parte seminato.

Diceva qualcuno che non si trasforma la propria vita senza prima aver trasformato se stessi… ebbene, mi sa che qui, ognuno di noi, ha intrapreso un cammino di trasformazione personale niente male!

prof. G.